1. |
Punto (Scratch Grabe)
02:39
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Ho esposto il fianco così tanto
che ho preso aria nel costato
così fredda che ha strappato, sanguinato e tolto il fiato
io non ho fato, ma ho dato tutto quanto
non al caso ma alla forza che mi ha sempre alzato
non è così scontato, avere fame e non palato,
non avere un soldo oppure avercelo bucato
avere le due parti e non avere il risultato
avere l'asso giusto ma non averlo giocato
questo sono io, ci sono sempre stato
sono rimasto anche quando me ne sono andato
qui infine tutto resta anche se non c'è mai stato
ho sempre fatto caso a questo detto non scontato
consapevole del fatto che nessuno mi ha invitato
sono stato trascinato con la forza in fondo al baratro
sto mondo avido, voleva stendermi in un feretro,
così non è, io sono contro ciò che è macabro
così comunque è andata perchè questa vita è ignara
ha strappato da me la cosa che avevo più cara,
già la seconda, sta vita stronza
non bastava la prima occasione doveva fare l'ingorda
lei sempre sorda, al richiamo della strada
dorme sorniona, cosparsa di fresca rugiada
potrei fermarmi anche solo un minuto
ho perso due terzi ma è un terzo che non resta muto
mi carico di questo ennesimo mio fardello
sopra le spalle, se riesco collego il cervello
il cammino è lungo e poi non so fino a che punto
sono arrivato ma nemmeno dove sono giunto
non ho un bilancio, ho solamente uno presunto
una cosa è certa, non può morire uno defunto
una cosa è certa, sono tutt'altro che defunto
una cosa è certa, che sono ancora in piedi punto.
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2. |
E Se Dialogando pt.3
03:02
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E' l'ennesimo viaggio e sono sempre io
di saggio non vi è nulla non so più che cosa è mio
il raggio non mi scalda l'intro non mi culla
ma è passeggiando ti ho trovato in mezzo al nulla
inseguo la mia proiezione del mio infinito
di tutte quelle volte che avrei e non ho potuto
non ho saputo districarmi a spasso nella notte
o sono lento io o è lei che è troppo forte
nocche sporche per farmi spazio nell'ignoto
percorro ormai da anni l'unica via del vuoto
ripeto dove sei, se sei all'ascolto prendimi
rimango fermo in modo che tu possa riprendermi
e non riperderti dopo che ti ho ritrovato
sei tutto quel che avevo che ho e non ho dimenticato
dato per scontato ed è stato quello il mio sbaglio
viverti a momenti, tu la freccia, io il bersaglio
sanguina sto taglio ma mi tiene vivo
quando perdo sangue aumenta inchiostro nella biro
raddoppia il mio respiro addobbato di parole
rimani la mia spiaggia calda illuminata al sole
sempre stata ferma, l'esatto mio contrario
sei l'ennesima conferma, il mondo è bello perchè vario
cambia sipario oppure la scenografia
e se dialogando potessi farti mia
credimi, l'avrei già fatto e già da tempo
sei di tutti e di nessuno a me resta il vento
che porta con se parole appena pronunciate
non esaudite che sembrano pure sprecate
eppure le pronuncio e non rinuncio mai a farlo
chissà dove sei o se potrò mai raccontarlo
resta il fatto resto intatto astratto rendo il tratto
mezzo matto metto tutto e lo metto in mezzo al piatto
e se lui piange, invece io sorrido
non me la godo nè la tiro, ma me la vivo
dici sto sbagliando? forse c'hai ragione
o forse dico troppe cose a ripetizione
comunque sia, non c'è una via dritta e sicura
non c'è via d'uscita è senso unico nella paura
puoi procedere nel buio se senti la luce
dentro di te che si accende e che conduce
non chiederti dove forse è meglio non saperlo
supera le prove e potrai anche capirlo
farlo tuo, come passo successivo
non sarà paura ma è un anti-depressivo,
tutto ciò mi rende vivo a tratti muoio dentro
rinasco dalle ceneri fenice del fomento
capisci quindi? posso anche prender fuoco
ma riuscirò ad alzarmi e a rimettermi nel gioco.
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3. |
L'Eco della Notte
02:55
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Sento un eco nella notte, note corte
il fumo dei pensieri che escono di fronte
tutto quanto, assume un peso specifico
di fianco al comodino, una foto e un sonnifero
sogni effimeri, che bruciano come fiammiferi
alcuni grandi, tal'altri invece piccoli,
diametro coriandolo, dormo pur non sapendolo
pendo destra e sinistra tipo un pendolo, non riesco a prenderlo
solo la vista, che non mi appaga
pupilla si dilata la fronte si corruga
strano silenzio, tutto quanto è spento
tranne il mio cervello che resta sempre attento
1000 episodi, vissuti in giornata
scorrono sul letto come una puntata
ed è spuntata, una voce molto dolce
e nell'eco della notte (ehm) mi avvolge
L'eco della notte che rimbomba tra le porte
l'eco della notte inquietante ossa rotte
l'eco della notte aumenta e picchia forte
l'eco della notte, l'eco della notte
Sempre più strano è l'effetto che sto vivendo
con gli occhi rivolti al soffitto non sto capendo
appaiono strani disegni, ma è solo legno
e i nodi che cambiano forma e cambiano segno
sottosopra, come al momento
sdraiato sul mio letto in verticale al pavimento
freddo troppo, ma è un freddo intenso
il fumo dei pensieri ora è diventato incenso
e più ci penso, più mi godo il momento nostalgico
tutto è così strano è tutto così magico
sento l'eco, di una voce che mi chiama
shh.....non è così lontana
è sempre più forte e la sento che si avvicina
la sento di fronte, proviene dalla cucina
si dirige sulle scale e sale molto veloce
riesco a guardare e scopro che è la mia voce
L'eco della notte che rimbomba tra le porte
l'eco della notte inquietante ossa rotte
l'eco della notte aumenta e picchia forte
l'eco della notte, l'eco della notte
La notte porta consiglio o forse mi sbaglio?
sbadiglio nervoso sul letto ma è un abbaglio
mi piglio qualcosa di forte ma dopo incaglio
in punti lunghi un miglio che sono senza guinzaglio
riempio il mio bagaglio, ma senza combinazione
all'interno un biglietto con una destinazione
non guardo manco dove, nemmeno la posizione
mi alzo dal mio letto, il buio fa da padrone
tocca ripartire, oramai l'ora è giunta
ho tempo per capire poichè la mia notte è lunga
spunta dalla borsa una mano che mi strattona
che vuole che io mi fermi, il viaggio è la poltrona
seduto fermo, e la valigia si spalanca
all'interno tante foto messe in una busta bianca
tutto sembra fermo in quel tempo fermo in quegli anni
la notte io non dormo perchè vengo a trovarmi
L'eco della notte che rimbomba tra le porte
l'eco della notte inquietante ossa rotte
l'eco della notte aumenta e picchia forte
l'eco della notte, l'eco della notte
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4. |
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5. |
19-11-2016
02:56
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Oggi il mio dolore è diventato maggiorenne
2/3 della mia esistenza a riempire agende
in sta vita o tutto o niente, a me chi mi difende?
troppo brutto portar lutto e il mio cuore con le bende
la vita taglia e fende, a tratti anche offende
come panni bianchi su di un filo, mi stende
ma io non rendo ciò che prendo, non mi arrendo ma dipende
umore verde come Dende, pronto a lasciar le tende
ma alla fine non le lascio, allora le abbellisco
converto il male in bene, di sicuro preferisco
non sempre digerisco, alterno questo e quello
fratello figlio unico con tutto sto fardello
e in tutto sto bordello, un pensiero vola a prenderti
partendo dalla stanza che ha visto perderti
ma tu, non arrenderti, mi dico ormai da tempo
avrai quello che vuoi, tipo lei ogni momento
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6. |
Anche Se...ft. Sarosh
03:14
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7. |
Ginny
02:44
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O resti fuori o resti senza
sono al punto di partenza
sono quello instabile in parvenza
ma vi è una differenza, al quanto sostanziale
io senza di te non ci riesco proprio a stare
e meno male il male lo condividiamo assieme
nel senso che io lo scrivo e tu controlli se va bene
sei presente, in ogni testo
ogni testo ti contiene, nella schiena i tuoi graffi
i tuoi occhi smuovono vene
e come sono belli, mi riferisco agli occhi
te lo ripeto, sono ribelli i tuoi occhi
riflettono quanto di puro tu abbia visto
e si perdono nei tempi scanditi da questo disco
insisto, tu sei la mia conferma
sei il mio moto perenne sulla terra ferma
sei croce e delizia e questo lo sai bene
io la voce che ti vizia per questo restiamo insieme
Sei nella mia testa, e poi la fai girare
giriamo come due vinili da miscelare
e pare strano, ma ci viviamo fino in fondo
tu sei la mia puntina e io il solco più profondo
che emette solo musica che scuote il meccanismo
concatenati, come attraverso un sillogismo
impressionismo, espressionismo
sei tutte le correnti più belle che io abbia visto
ci sei dal primo disco e sarai in quelli venturi
adoro come insieme affrontiamo i tempi duri
ehm, tu sei Ginny, non sei alle prime armi
sai come muoverti e sai come distrarmi
sai farmi tutto sono in tuo possesso
sei il mio calmante soprattutto se mi stresso
proprio adesso, sento, di stare meglio
ti ho davanti al letto ora che sono sveglio
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8. |
Outlines
03:31
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Traccia dopo traccia che traccio questo tracciato
tratto dopo tratto tutto tradotto dal mio passato
tratto da questo trattato che tratta di sto contatto
ho trattenuto tutto quanto a tratti tra un tratto e l'altro
tratto tutto questo col dovuto rispetto
tratteggio bello spesso, un segno nero netto
delineo un passaggio deciso pressione indice
allineo in ostaggio preciso lettere e linee
ed è solamente una questione di outlines
seguire il loop della vita e non lasciarlo mai
sono suddito devoto fat cap newyorkese
lo studio delle lettere, incastri nuovi ogni mese
con la contaminazione di matite e primi piani
ho una formazione varia tra grafite e cazzi vari
disegno strumentali appresso ho il mio porta mine
non sai che cosa impari fino a che non è la fine.
E' una questione di attitudine, outlines
fuori dalle linee e non fermare il tratto
E' una questione di stile, outlines
fuori dal comune perchè non ti senti adatto (x2).
Ammetto che non posso fare a meno di esprimermi
brandisco la mia penna come spada per difendermi
cercando nuovi stili o evolvendo quelli vecchi
disegnando sul mio blackbook ormai pieno di stencil
e se facessi questo? oppure anche quest'altro?
forse meglio prima o forse niente affatto
graffiti da museo ben lontani dall'asfalto
Heavy Metal la situazione, come Fakso
io faccio il mio, sto nel mio, l'ho sempre fatto
limito i problemi mi adatto ad ogni anfratto
mantengo l'umiltà così che rimango intatto
non posso fare altro, non esser nessun'altro
o resti sempre vero o resti solo falso
pezzo dopo pezzo, l'importante è averlo fatto
questo è quanto e per me non si discute
ricordo come ieri tutte le azioni compiute.
E' una questione di attitudine, outlines
fuori dalle linee e non fermare il tratto
E' una questione di stile, outlines
fuori dal comune perchè non ti senti adatto (x2).
Devo alla cultura tutto quanto il mio malessere
che ha tramutato l'odio in tutte quante queste lettere
scrivo, circoscrivo, disegno quello che passa
nella testa che scoppia di idee e non posso dire basta
su rullante e cassa, la testa resta china
non per timidezza ma comanda la puntina
del disco in sottofondo e la grafite che strofina
sagome create, nate e morte come ogni mattina
traccio la base, punto, linea e poi spessore
intreccio la frase che dopo prenderà colore
sopra un blackbook, back, loop e tag alla fine
end to end, sketch, top to bottom come mine
niente finestrino, ma viaggio assicurato
niente bigliettino ma posto prenotato
Belli Questi Sketch, Bomba Questi Stili
Bastardi Quando Scopano Bombardan Quei Sedili.
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9. |
Nove Nuove Prove
03:37
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10. |
Ink
03:25
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11. |
Flow
02:54
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12. |
Matias
01:35
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13. |
Upward
03:22
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Toccare il fondo, meno terribile che starci
io ho già dato e adesso non voglio tornarci
troppo buio, non c'era luce a illuminarmi
ma di sicuro nell'oscuro dovevo ambientarmi
ho ripreso le mie armi, adesso sto in superficie
mi soffermo su chi sono ma questo non si dice
non puoi dire di leggere e ti fermi all'appendice
sono pronto a soffocarli sti dubbi con la vernice
come ho sempre fatto proprio come Dio comanda
così si dice, però per Dio ho una domanda...
rimane tale, non sempre lui però risponde
stavo per annegare in balìa di queste onde
io non so nuotare ma ho imparato a stare a galla
avrà di che guardare io ho la coscienza salva
potevo dire salda, ma al momento non è vero
di solido c'è solo l'epitaffio al cimitero.
Ho il cuore nero alimentato dall'inchiostro
le note della musica e persone che conosco
tra un mare di individui, pochi ti tendon la mano
verso altri lidi vado per stare lontano
ma ovunque vada, chi alimenta resta dentro
anche quando sembra tutto fermo e tutto spento
risalgo a luci spente, anche controcorrente
non assicuro niente ma sto al sicuro o niente.
Raschiare il fondo, a chi non è successo?
in questo mondo, quasi tutto ci è concesso
confesso che ho raschiato tante volte la mia schiena
dallo sporco e dallo schifo che, su di me giaceva
e premeva, premeva e mi teneva giù
non la smetteva, ma io volevo andare su
intravedevo luce, uno spiraglio dagli abissi
era lì per me e voleva che la seguissi,
dovevo risalire, si dovevo farlo
riprendere il viaggio, il futuro inventarlo
non potevo stare, fermo affogare
annegare nel mare del male a guardare
sono risalito, sono riemerso
sono scomparso perchè mi ero perso
sono riapparso poichè non c'è verso
e come un compasso io ho chiuso il mio cerchio
riparto da qui, riparto col mic
riparto e dopo mi ribalto sul beat
riadatto il mio trick, riattacco la bic
riporto così 4mura la click
ho polmoni pieni, ma io vado avanti
mi fermerò soltanto se si fermeranno entrambi
non programmo niente, io vivo di istanti
distanti, tutti i miei rimorsi e i miei rimpianti.
Ho il cuore nero alimentato dall'inchiostro
le note della musica e persone che conosco
tra un mare di individui, pochi ti tendon la mano
verso altri lidi vado per stare lontano
ma ovunque vada, chi alimenta resta dentro
anche quando sembra tutto fermo e tutto spento
risalgo a luci spente, anche controcorrente
non assicuro niente ma sto al sicuro o niente.
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14. |
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15. |
A Capo
01:37
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SIMA Parma, Italy
Sima nasce dal bisogno di buttare fuori sensazioni, sentimenti, stati d'animo. Ogni testo è uno sfogo a tu per tu con la vita e spesso anche con la morte. Inkflow, come il passaggio indelebile della penna sul foglio lascia dietro di sè un'impronta, così lo scorrere del tempo lascia segni indelebili nelle nostre vite. A volte son ricordi di sorrisi, a volte sono cicatrici che ci portiamo dentro... ... more
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