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Inkflow

by SIMA

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1.
Ho esposto il fianco così tanto che ho preso aria nel costato così fredda che ha strappato, sanguinato e tolto il fiato io non ho fato, ma ho dato tutto quanto non al caso ma alla forza che mi ha sempre alzato non è così scontato, avere fame e non palato, non avere un soldo oppure avercelo bucato avere le due parti e non avere il risultato avere l'asso giusto ma non averlo giocato questo sono io, ci sono sempre stato sono rimasto anche quando me ne sono andato qui infine tutto resta anche se non c'è mai stato ho sempre fatto caso a questo detto non scontato consapevole del fatto che nessuno mi ha invitato sono stato trascinato con la forza in fondo al baratro sto mondo avido, voleva stendermi in un feretro, così non è, io sono contro ciò che è macabro così comunque è andata perchè questa vita è ignara ha strappato da me la cosa che avevo più cara, già la seconda, sta vita stronza non bastava la prima occasione doveva fare l'ingorda lei sempre sorda, al richiamo della strada dorme sorniona, cosparsa di fresca rugiada potrei fermarmi anche solo un minuto ho perso due terzi ma è un terzo che non resta muto mi carico di questo ennesimo mio fardello sopra le spalle, se riesco collego il cervello il cammino è lungo e poi non so fino a che punto sono arrivato ma nemmeno dove sono giunto non ho un bilancio, ho solamente uno presunto una cosa è certa, non può morire uno defunto una cosa è certa, sono tutt'altro che defunto una cosa è certa, che sono ancora in piedi punto.
2.
E' l'ennesimo viaggio e sono sempre io di saggio non vi è nulla non so più che cosa è mio il raggio non mi scalda l'intro non mi culla ma è passeggiando ti ho trovato in mezzo al nulla inseguo la mia proiezione del mio infinito di tutte quelle volte che avrei e non ho potuto non ho saputo districarmi a spasso nella notte o sono lento io o è lei che è troppo forte nocche sporche per farmi spazio nell'ignoto percorro ormai da anni l'unica via del vuoto ripeto dove sei, se sei all'ascolto prendimi rimango fermo in modo che tu possa riprendermi e non riperderti dopo che ti ho ritrovato sei tutto quel che avevo che ho e non ho dimenticato dato per scontato ed è stato quello il mio sbaglio viverti a momenti, tu la freccia, io il bersaglio sanguina sto taglio ma mi tiene vivo quando perdo sangue aumenta inchiostro nella biro raddoppia il mio respiro addobbato di parole rimani la mia spiaggia calda illuminata al sole sempre stata ferma, l'esatto mio contrario sei l'ennesima conferma, il mondo è bello perchè vario cambia sipario oppure la scenografia e se dialogando potessi farti mia credimi, l'avrei già fatto e già da tempo sei di tutti e di nessuno a me resta il vento che porta con se parole appena pronunciate non esaudite che sembrano pure sprecate eppure le pronuncio e non rinuncio mai a farlo chissà dove sei o se potrò mai raccontarlo resta il fatto resto intatto astratto rendo il tratto mezzo matto metto tutto e lo metto in mezzo al piatto e se lui piange, invece io sorrido non me la godo nè la tiro, ma me la vivo dici sto sbagliando? forse c'hai ragione o forse dico troppe cose a ripetizione comunque sia, non c'è una via dritta e sicura non c'è via d'uscita è senso unico nella paura puoi procedere nel buio se senti la luce dentro di te che si accende e che conduce non chiederti dove forse è meglio non saperlo supera le prove e potrai anche capirlo farlo tuo, come passo successivo non sarà paura ma è un anti-depressivo, tutto ciò mi rende vivo a tratti muoio dentro rinasco dalle ceneri fenice del fomento capisci quindi? posso anche prender fuoco ma riuscirò ad alzarmi e a rimettermi nel gioco.
3.
Sento un eco nella notte, note corte il fumo dei pensieri che escono di fronte tutto quanto, assume un peso specifico di fianco al comodino, una foto e un sonnifero sogni effimeri, che bruciano come fiammiferi alcuni grandi, tal'altri invece piccoli, diametro coriandolo, dormo pur non sapendolo pendo destra e sinistra tipo un pendolo, non riesco a prenderlo solo la vista, che non mi appaga pupilla si dilata la fronte si corruga strano silenzio, tutto quanto è spento tranne il mio cervello che resta sempre attento 1000 episodi, vissuti in giornata scorrono sul letto come una puntata ed è spuntata, una voce molto dolce e nell'eco della notte (ehm) mi avvolge L'eco della notte che rimbomba tra le porte l'eco della notte inquietante ossa rotte l'eco della notte aumenta e picchia forte l'eco della notte, l'eco della notte Sempre più strano è l'effetto che sto vivendo con gli occhi rivolti al soffitto non sto capendo appaiono strani disegni, ma è solo legno e i nodi che cambiano forma e cambiano segno sottosopra, come al momento sdraiato sul mio letto in verticale al pavimento freddo troppo, ma è un freddo intenso il fumo dei pensieri ora è diventato incenso e più ci penso, più mi godo il momento nostalgico tutto è così strano è tutto così magico sento l'eco, di una voce che mi chiama shh.....non è così lontana è sempre più forte e la sento che si avvicina la sento di fronte, proviene dalla cucina si dirige sulle scale e sale molto veloce riesco a guardare e scopro che è la mia voce L'eco della notte che rimbomba tra le porte l'eco della notte inquietante ossa rotte l'eco della notte aumenta e picchia forte l'eco della notte, l'eco della notte La notte porta consiglio o forse mi sbaglio? sbadiglio nervoso sul letto ma è un abbaglio mi piglio qualcosa di forte ma dopo incaglio in punti lunghi un miglio che sono senza guinzaglio riempio il mio bagaglio, ma senza combinazione all'interno un biglietto con una destinazione non guardo manco dove, nemmeno la posizione mi alzo dal mio letto, il buio fa da padrone tocca ripartire, oramai l'ora è giunta ho tempo per capire poichè la mia notte è lunga spunta dalla borsa una mano che mi strattona che vuole che io mi fermi, il viaggio è la poltrona seduto fermo, e la valigia si spalanca all'interno tante foto messe in una busta bianca tutto sembra fermo in quel tempo fermo in quegli anni la notte io non dormo perchè vengo a trovarmi L'eco della notte che rimbomba tra le porte l'eco della notte inquietante ossa rotte l'eco della notte aumenta e picchia forte l'eco della notte, l'eco della notte
4.
5.
19-11-2016 02:56
Oggi il mio dolore è diventato maggiorenne 2/3 della mia esistenza a riempire agende in sta vita o tutto o niente, a me chi mi difende? troppo brutto portar lutto e il mio cuore con le bende la vita taglia e fende, a tratti anche offende come panni bianchi su di un filo, mi stende ma io non rendo ciò che prendo, non mi arrendo ma dipende umore verde come Dende, pronto a lasciar le tende ma alla fine non le lascio, allora le abbellisco converto il male in bene, di sicuro preferisco non sempre digerisco, alterno questo e quello fratello figlio unico con tutto sto fardello e in tutto sto bordello, un pensiero vola a prenderti partendo dalla stanza che ha visto perderti ma tu, non arrenderti, mi dico ormai da tempo avrai quello che vuoi, tipo lei ogni momento
6.
7.
Ginny 02:44
O resti fuori o resti senza sono al punto di partenza sono quello instabile in parvenza ma vi è una differenza, al quanto sostanziale io senza di te non ci riesco proprio a stare e meno male il male lo condividiamo assieme nel senso che io lo scrivo e tu controlli se va bene sei presente, in ogni testo ogni testo ti contiene, nella schiena i tuoi graffi i tuoi occhi smuovono vene e come sono belli, mi riferisco agli occhi te lo ripeto, sono ribelli i tuoi occhi riflettono quanto di puro tu abbia visto e si perdono nei tempi scanditi da questo disco insisto, tu sei la mia conferma sei il mio moto perenne sulla terra ferma sei croce e delizia e questo lo sai bene io la voce che ti vizia per questo restiamo insieme Sei nella mia testa, e poi la fai girare giriamo come due vinili da miscelare e pare strano, ma ci viviamo fino in fondo tu sei la mia puntina e io il solco più profondo che emette solo musica che scuote il meccanismo concatenati, come attraverso un sillogismo impressionismo, espressionismo sei tutte le correnti più belle che io abbia visto ci sei dal primo disco e sarai in quelli venturi adoro come insieme affrontiamo i tempi duri ehm, tu sei Ginny, non sei alle prime armi sai come muoverti e sai come distrarmi sai farmi tutto sono in tuo possesso sei il mio calmante soprattutto se mi stresso proprio adesso, sento, di stare meglio ti ho davanti al letto ora che sono sveglio
8.
Outlines 03:31
Traccia dopo traccia che traccio questo tracciato tratto dopo tratto tutto tradotto dal mio passato tratto da questo trattato che tratta di sto contatto ho trattenuto tutto quanto a tratti tra un tratto e l'altro tratto tutto questo col dovuto rispetto tratteggio bello spesso, un segno nero netto delineo un passaggio deciso pressione indice allineo in ostaggio preciso lettere e linee ed è solamente una questione di outlines seguire il loop della vita e non lasciarlo mai sono suddito devoto fat cap newyorkese lo studio delle lettere, incastri nuovi ogni mese con la contaminazione di matite e primi piani ho una formazione varia tra grafite e cazzi vari disegno strumentali appresso ho il mio porta mine non sai che cosa impari fino a che non è la fine. E' una questione di attitudine, outlines fuori dalle linee e non fermare il tratto E' una questione di stile, outlines fuori dal comune perchè non ti senti adatto (x2). Ammetto che non posso fare a meno di esprimermi brandisco la mia penna come spada per difendermi cercando nuovi stili o evolvendo quelli vecchi disegnando sul mio blackbook ormai pieno di stencil e se facessi questo? oppure anche quest'altro? forse meglio prima o forse niente affatto graffiti da museo ben lontani dall'asfalto Heavy Metal la situazione, come Fakso io faccio il mio, sto nel mio, l'ho sempre fatto limito i problemi mi adatto ad ogni anfratto mantengo l'umiltà così che rimango intatto non posso fare altro, non esser nessun'altro o resti sempre vero o resti solo falso pezzo dopo pezzo, l'importante è averlo fatto questo è quanto e per me non si discute ricordo come ieri tutte le azioni compiute. E' una questione di attitudine, outlines fuori dalle linee e non fermare il tratto E' una questione di stile, outlines fuori dal comune perchè non ti senti adatto (x2). Devo alla cultura tutto quanto il mio malessere che ha tramutato l'odio in tutte quante queste lettere scrivo, circoscrivo, disegno quello che passa nella testa che scoppia di idee e non posso dire basta su rullante e cassa, la testa resta china non per timidezza ma comanda la puntina del disco in sottofondo e la grafite che strofina sagome create, nate e morte come ogni mattina traccio la base, punto, linea e poi spessore intreccio la frase che dopo prenderà colore sopra un blackbook, back, loop e tag alla fine end to end, sketch, top to bottom come mine niente finestrino, ma viaggio assicurato niente bigliettino ma posto prenotato Belli Questi Sketch, Bomba Questi Stili Bastardi Quando Scopano Bombardan Quei Sedili.
9.
10.
Ink 03:25
11.
Flow 02:54
12.
Matias 01:35
13.
Upward 03:22
Toccare il fondo, meno terribile che starci io ho già dato e adesso non voglio tornarci troppo buio, non c'era luce a illuminarmi ma di sicuro nell'oscuro dovevo ambientarmi ho ripreso le mie armi, adesso sto in superficie mi soffermo su chi sono ma questo non si dice non puoi dire di leggere e ti fermi all'appendice sono pronto a soffocarli sti dubbi con la vernice come ho sempre fatto proprio come Dio comanda così si dice, però per Dio ho una domanda... rimane tale, non sempre lui però risponde stavo per annegare in balìa di queste onde io non so nuotare ma ho imparato a stare a galla avrà di che guardare io ho la coscienza salva potevo dire salda, ma al momento non è vero di solido c'è solo l'epitaffio al cimitero. Ho il cuore nero alimentato dall'inchiostro le note della musica e persone che conosco tra un mare di individui, pochi ti tendon la mano verso altri lidi vado per stare lontano ma ovunque vada, chi alimenta resta dentro anche quando sembra tutto fermo e tutto spento risalgo a luci spente, anche controcorrente non assicuro niente ma sto al sicuro o niente. Raschiare il fondo, a chi non è successo? in questo mondo, quasi tutto ci è concesso confesso che ho raschiato tante volte la mia schiena dallo sporco e dallo schifo che, su di me giaceva e premeva, premeva e mi teneva giù non la smetteva, ma io volevo andare su intravedevo luce, uno spiraglio dagli abissi era lì per me e voleva che la seguissi, dovevo risalire, si dovevo farlo riprendere il viaggio, il futuro inventarlo non potevo stare, fermo affogare annegare nel mare del male a guardare sono risalito, sono riemerso sono scomparso perchè mi ero perso sono riapparso poichè non c'è verso e come un compasso io ho chiuso il mio cerchio riparto da qui, riparto col mic riparto e dopo mi ribalto sul beat riadatto il mio trick, riattacco la bic riporto così 4mura la click ho polmoni pieni, ma io vado avanti mi fermerò soltanto se si fermeranno entrambi non programmo niente, io vivo di istanti distanti, tutti i miei rimorsi e i miei rimpianti. Ho il cuore nero alimentato dall'inchiostro le note della musica e persone che conosco tra un mare di individui, pochi ti tendon la mano verso altri lidi vado per stare lontano ma ovunque vada, chi alimenta resta dentro anche quando sembra tutto fermo e tutto spento risalgo a luci spente, anche controcorrente non assicuro niente ma sto al sicuro o niente.
14.
15.
A Capo 01:37

credits

released April 3, 2017

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SIMA Parma, Italy

Sima nasce dal bisogno di buttare fuori sensazioni, sentimenti, stati d'animo. Ogni testo è uno sfogo a tu per tu con la vita e spesso anche con la morte. Inkflow, come il passaggio indelebile della penna sul foglio lascia dietro di sè un'impronta, così lo scorrere del tempo lascia segni indelebili nelle nostre vite. A volte son ricordi di sorrisi, a volte sono cicatrici che ci portiamo dentro... ... more

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